mercoledì 11 maggio 2011

'Noi credevamo' trionfa alla 55° edizione del Premio David di Donatello


Nell’anno in cui si celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il più premiato dall’Accademia del Cinema italiano è un film che racconta gli anni delle lotte violente, delle repressioni sanguinarie, dei grandi ideali e delle amare delusioni, che portarono alla nascita della nazione: ‘Noi credevamo’ di Mario Martone.
Nel discorso tenuto alla presenza del Presidente della Repubblica, durante l’incontro che precede la cerimonia di consegna, il regista napoletano ha affermato: «niente più del Cinema in Italia ha saputo dare l'idea della straordinaria articolazione di differenze che formano il nostro Paese. L'Italia unita è stata sognata dai poeti e per essa si sono battuti dei ragazzi. È dunque un sogno di apertura, di vitalità, di democrazia. Il cinema italiano, cosi suoi mille meravigliosi volti di attrici e di attori, di questo sogno è come se fosse lo specchio».
Premiato come miglior film,‘Noi credevamo’ ha ottenuto anche le statuette per le Acconciature (Aldo Signoretti), per il Trucco (Vittorio Sodano), per i Costumi (Ursula Patzak) e per la Scenografia (Emita Frigato), che hanno reso possibile dar vita a questo imponente affresco dell’Italia risorgimentale.
Sette i premi in totale, ai già menzionati si aggiungono quello per la miglior sceneggiatura (Mario Martone e Giancarlo De Cataldo) e per il miglior direttore delle fotografia (Renato Berta).
Il presidente della giuria Gianluigi Rondi ha assegnato anche un David speciale ai 150 anni dell’unità d’Italia, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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