venerdì 14 gennaio 2011

Personaggi allo specchio. Manlio Rocchetti.


Nasce a Roma, in una famiglia il cui nome è legato al Cinema da generazioni: il laboratorio di parrucche Rocchetti (Premio speciale Chioma di Berenice 2004), fondato nel 1874, è un simbolo dell’eccellenza italiana.
Terminati gli studi liceali, Manlio comincia a frequentare il laboratorio di famiglia, decidendo, tuttavia, di dedicarsi al trucco cinematografico, un po’ per caso, dando una mano allo zio Goffredo, Truccatore, e apprendendo così i primi rudimenti del mestiere. Il suo esordio al Cinema è legato al film “Le streghe”(1967), in cui lavora all’episodio diretto da Pier Paolo Pasolini, con Totò, Ninetto Davoli e Silvana Mangano, che ritrova sul set di “Teorema”(1968), sempre di P. P. Pasolini.
Negli anni Settanta collabora con registi del calibro di Federico Fellini e Roberto Rossellini. Nelle pellicole di Fellini è chiamato a realizzare un Trucco sempre molto marcato, che esprima visivamente la forte caratterizzazione dei personaggi felliniani. Con Roberto Rossellini lavora ai film per la TV, come “Agostino d’ Ippona”(1972) e “L’età di Cosimo de’ Medici”(1973).
Nel 1984 prende parte al capolavoro di S. Leone “C’era una volta in America” con Robert De Niro, di cui diviene il truccatore personale per “Gli intoccabili”(1987) di B. De Palma, pellicola in cui lo trasforma in Al Capone, con un lavoro di preparazione di nove settimane.
Sul set di “Hotel Colonial”(1986) di C. Th. Torrini, conosce Robert Duvall, che in seguito lo chiama a lavorare in America, dove rimarrà a lungo e con successo. Ma il 1986 è anche l’anno de “Il nome della rosa” di J. J. Annaud, con Sean Connery, film in cui l’impegno maggiore per il truccatore è quello sul personaggio di Salvatore, interpretato da Ron Perlman, giunto sul set ad un giorno dall’inizio delle riprese: un’intera notte di lavoro per l’applicazione delle protesi.
Con “L’ultima tentazione di Cristo”(1988) inizia la collaborazione con Martin Scorsese, che proseguirà con “L’età dell’innocenza”(1993) con Daniel Day Lewis e Wynona Rider, “Al di là della vita”(1999) con Nicolas Cage, “Gangs of New York”(2002) con Daniel Day Lewis, Leonardo Di Caprio e Cameron Diaz, e “Shutter Island”(2009), sempre con Di Caprio.
Nel 1989 con “A spasso con Daisy” di B. Beresford, Rocchetti ottiene il premio Oscar. Il film, magistralmente interpretato da Jessica Tendy (Oscar come miglior attrice protagonista) e da Morgan Freeman, racconta quarant’anni di storia di una famiglia e dell’intera società americana, attraverso il rapporto tra Miss Daisy e il suo autista di colore. Nello stesso anno Rocchetti riceve un Emmy per la serie TV “Lonesome dove” di S. Wincer.
Seguono “Il principe delle maree”(1991) di e con B. Streisand, “Ricordando Hemingway”(1993) di R. Haines, con Shirley MacLaine e Robert Duvall, “Two bits”(1995) di J. Foley e “L’avvocato del diavolo”(1997) di T. Hackford, con Al Pacino, “Blood and wine”(1996) di B. Rafelson, con Jack Nicholson.
Nel 1999 ottiene 'La Chioma di Berenice' alla carriera.
Nel 2005 lavora al film di A. Lee “I segreti di Brokeback Mountain” con Heath Ledger, e l’anno dopo a “Tristano + Isotta” di K. Reynolds e “Tutti gli uomini del re” di S. Zaillian. Per la TV realizza “L’ultimo dei Corleonesi”(2007) di A. Negrin, “La figlia di Elisa – ritorno a Rivombrosa”(2007) di S. Alleva e “Einstein”(2008) di L. Cavani.

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